Good Vibes Trio & Live paint, musica e pittura ad Aosta

Sabato 22 aprile alle ore 21.30 sul palco di Maison&loisir, ad Aosta in via Lavoratori Vittime del Col du Mont, con «Good Vibes Trio & Live paint» musica e pittura si fondono. Ingresso libero.

Good Vibes Trio, formato da Beppe Barbera (piano), Maurizio Amato (basso elettrico) e Lorenzo Barbera (batteria e vibrafono), e il pittore burkinabé Elvis Artistide Bazongo, si muovono in sintonia su ritmi jazz, funky e latin.

L’evento è promosso in collaborazione con Tamtando, associazione impegnata in progetti di cooperazione in progetti di cooperazione in Burkina Faso, e dal Comitato Giovani UNESCO della Valle d’Aosta, che l’ha inserito nel programma dell’International Jazz Day e dell’associazione I-Jazz, per promuovere la giornata internazionale del jazz come strumento di integrazione e di pace; Beppe Barbera è il referente jazz del Comitato Giovani UNESCO in Valle d’Aosta. Lo spettacolo è introdotto da una performance di acrobatica aerea con gli allievi della scuola di circo Jubjoter di Arcangela Redoglia.

Good Vibes Trio
Good Vibes Trio

Good Vibes Trio è costituito da tre poliedrici musicisti valdostani che unendo idee e differenti background musicali hanno dato vita ad un nuovo progetto. Il gruppo ha già all’attivo diversi concerti, anche fuori dal panorama regionale, con partecipazioni a manifestazioni e rassegne di rilievo. Nel 2016 ha registrato il primo cd, «Sunday Morning», con composizioni originali che mettono in luce la varietà stilistica del trio.

Elivis Aristide Bazongo
Elivis Aristide Bazongo

Elvis Aristide Bazongo nasce a Bobo Dioulasso (Burkina Faso) nel 1974. Sin da bambino nutre una forte passione per l’arte e disegna sognando di diventare un pittore. Fino ai 19 anni realizza, soprattutto a matita, paesaggi e scene di campagna su carta e cartone. L’incontro con il calligrafo Idriss Sarambe gli permette di utilizzare per la prima volta pennelli e colori a olio. Parallelamente inizia a studiare la storia dell’arte. Affascinato da Caravaggio comincia a sperimentare la luce, poi,  colpito dalla vita di Cézanne, si svincola dai concetti accademici e comincia a esplorare soggetti, dimensioni e materiali. Abbandona i dettagli e si concentra su segni, linee, tratti lungo i quali trova il suo cammino; si sente sempre più a suo agio a dipingere su grandi tele, utilizzando cenere, carbone, terra, canapa e fili di cotone.

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