La sostenibilità, tema di Maison&loisir 2016

Il tema della quinta edizione di Maison&loisir, il Salone dell’Abitare di Aosta, in programma da giovedì 21 a lunedì 25 aprile, è la sostenibilità.

Il concetto alla base dello sviluppo sostenibile è il rispetto tra le generazioni, che si realizza quando i bisogni di un’epoca vengono soddisfatti senza compromettere le risorse necessarie alle generazioni future.

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L’ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite, è l’organismo che ha maggiormente contribuito alla diffusione di questo metodo, a partire dalla prima conferenza sull’ambiente del 1972. Il Summit sulla Terra tenutosi a Rio De Janeiro nel 1992, con la partecipazione di 172 Paesi e 108 capi di Stato e di Governo, ha rappresentato un momento cruciale per la definizione delle politiche di sviluppo in termini di sostenibilità, con le 27 linee guida della Dichiarazione di Rio che prevedono, tra l’altro, l’impegno a “conservare, tutelare e ripristinare la salute e l’integrità dell’ecosistema terrestre”, l’Agenda 21, un programma d’azione che coinvolge sia il livello internazionale che quello locale, la convenzione sulla diversità biologica, il trattato sui cambiamenti climatici finalizzato a contrastare il riscaldamento globale tramite la riduzione dei gas serra, e la dichiarazione sulla salvaguardia del patrimonio forestale.

Nel corso degli anni il concetto di sostenibilità si è ampliato fino a ricomprendere, oltre alla dimensione ambientale, anche quella economica e sociale, nel rispetto della regola delle tre “E”: ecologia, equità, economia. In questo scenario, il primo gennaio 2016 è entrata in vigore l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, approvata al vertice ONU del 28 settembre 2015, che si snoda in 17 punti tra i quali lotta alla povertà, diritto al cibo, educazione di qualità, parità di genere, accesso all’acqua, energie rinnovabili, contrasto ai cambiamenti climatici, conservazione dei mari e protezione dell’ecosistema terrestre.

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Il 12 dicembre 2015, invece, 195 nazioni più l’Unione Europea hanno sottoscritto l’Accordo sul Clima di Parigi, con l’impegno a contenere “ben al di sotto dei 2 gradi centigradi” l’aumento della temperatura della Terra. L’impegno scatterà non prima del 2020 e solo se ratificato da almeno 55 governi entro il 22 aprile 2016, Giornata mondiale della Terra.

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